11 agosto 2019: Tenda Rossa glacée

Posted: August 13th, 2019 | Author: | Filed under: Diario | Tags: , , | No Comments »

Apertura della stagione un po’ in ritardo, ma con importanti novità strutturali. Non essendo stato possibile recuperare né il materiale da costruzione accantonato la scorsa stagione in pineta, né i legni accatastati dietro le dune in primavera tra una mareggiata e l’altra, ci si è rivolti alle sempre presenti canne.
Quindi una Tenda Rossa ad 8 canne, 4 a coppie di 2 incrociate come si fa coi pomodori, e ben 4 usate come traverso a dare robustezza al tutto. Soluzione convincente, leggera, stabile e fattibile quasi sempre, visto che lungo lo stradello che va verso Luisa costeggiando la pineta le canne non mancano mai.

La giornata di festa è trascorsa tra giochi, degustazioni e chiacchere. Quindi aquilone al vento, bagni, tuffi, corse sulla sabbia contro la Diana pié veloce, e per finire le immancabili bocce.
Assaggi di frutta freddissima, come mirtilli, chicchi d’uva congelata, e il famoso pompelmo glacée, un must dell’estate 2019. Dopo la frutta un tocco di salato coi cappelletti ghiacciati secondo l’involontaria e questionabile ricetta del Pezzi.

Alle 19, dopo un’intera giornata di sole, erano finalmente cotte le uova alla Tenda Rossa, prelibatezza dell’estate, piatto versamente stagionale! Oggi apprezzate e magnificate anche dall’uomo tigre, e dalla sua ghiottona brigada.


5 agosto 2018: La cucina della Tenda Rossa

Posted: August 8th, 2018 | Author: | Filed under: Diario | Tags: | No Comments »

Apertura della cucina da campo della Tenda Rossa in tarda mattinata, senza pensarci tanto e con l’azzardo di chi crede di avere in mano la formula per una cottura solare, e di chi teme che potrebbe essere l’ultima occasione; essendo ormai entrati in agosto l’estate potrebbe farsi da parte in quattro e quattrotto.
Le condizioni climatiche non erano delle migliori, mattinata col cielo leggermente velato, ma si spera per il mezzogiorno.
Il menu sarebbe un piatto nuovo e un classico: frittata di cipolle non fritta e uova alla non-coque.

 
Alle 11.30 la padella nera con coperchio di vetro viene messa sulla sabbia ad appassire la cipolla tagliata da dadini. Alle 12/12.15 4 uova in una terrina coperta da un pallicola trasparente e con un fondo di sabbia viene messa in forno.
Sulle 14 solo parte della cipolla si è inscurita, una parte viene tolta dalla padella per fare posto a 4 uova fresche, rotte e mescolate per fare la frittata, anche se la temperatura della sabbia non è altissima.
Alle 16 la frittata è chiaramente liquida, la prima ad essere accusata è la cipolla, con suo carico d’acqua ha assorbito troppo calore.
Anche il pomeriggio è velato. Si assaggia sulle 18, la frittata è rimasta liquida, quindi cruda. Le 4 uova alla non-coque sono pronte e buone, come lo scorso anno.

La Cristina consiglia di provare a tenere il cperchio un poco aperto prima di abbandonare l’ipotesi della frittata, cioé di verdura cotta insieme alle uova.


30 luglio 2017: Uova alla Tenda Rossa

Posted: August 4th, 2017 | Author: | Filed under: Diario | Tags: , | No Comments »

Giornata di esperimenti di cottura solare alla Tenda Rossa, utilizzando il forno naturale offerto dalle dune che fanno da ricovero ai pali della tenda durante tutta la stagione estiva.
A metà giornata la sabbia delle dune era sui 50 gradi, quindi stiamo parlando di un forno a bassa temperatura, a suo modo modernista per chi se ne intende.

6 uova al sole provando 5 tecniche differenti:
A) uovo al tegamino, quindi il rosso sul bianco, dentro un tegame di metallo scuro con coperchio di vetro
B) uovo col guscio dipinto di nero, utilizzando una crema all’aceto balsamico, dentro lo stesso tegame del caso A
C) uovo in un piccolo contenitore ceramico nero riempito di sabbia, in parte affondato nella sabbia e in parte en plein air
D) 2 uova in una terrina con un fondo di sabbia, la terrina chiusa da pellicola trasparente e contornata di carta di alluminio per realizzare un effetto specchio sui raggi del sole
E) uovo appoggiato sulla sabbia e chiuso da un vasetto di vetro, anche in questo caso il vasetto era contornato da carta di alluminio

I risultati dopo 6 ore circa di continua insolazione.
A) rosso molto cotto, mentre il bianco, essendo steso sul fondo, era quasi completamente evaporizzato, dell’albume restava una pellicola sottile pochi milllimetri, trasparente, secca ma appicicosa sui denti una volta bagnata dalla saliva. Albume interessante.
B) uovo sodo eccessivamente cotto, con quelle striature verdastre del solfuro di ferro che si viene sempre a formare quando un uovo sodo è cotto troppo a lungo
C) uovo crudo
D) ottima cottura solare, col tuorlo che diventa cremoso e l’albume che rimane molto morbido, ancora decisamente umido. Alcuni sostengon che avesse assorbito un po’ di salinità dalla sabbia
E) meno cotto del caso D, il rosso era più cremoso, ma altrettando edibile.

Commenti: il tegame di metallo richiede tempi di cotture molto più brevi della terrina in ceramica. La cottura en plein air resta ancora un azzardo, considerando poi che l’estate ha preso la svolta calante.
La Candy consiglia di provare nel tegame, la prossima volta, una frittata alle zucchine.