4 luglio 2009: Ombre rosse

Work in progress
La giornata, visto tutto quello che è successo viene raccontata divisa in capitoli. Sarà il primo caso di scrittura collettiva all’interno di questo diario.
Siete invitati a partecipare al racconto, per ora solo abbozzato.

L’allestimento

Giochi vicino all’acqua

Il convivio

Trommeln in der Nacht

Sganciate la Bomba!

La grande fuga

I sopravvissuti

Un caso di morte apparente

I presenti in ordine di apparizione e raggruppati per affinità
Orfeo, Enrico, Renzo e sua moglie, Silvia, sua amica, Iana (il cane), Mister O., Patty, Francesco, Candi, Italia, Giulio, Teo, Luca, Claudia, Sorry e Cinzia, Anita e Guido, Rosi, Alessandro e Valeria, Diego, Luigi e Luisa, Cinzia e Dome, Greta, Alessandro, Stefano e Michela, Carlotta, Claudio e Roberta, Mambo, Beppe, Giovanni, Giovanna, Maia, Leonardo, Francesca, Stefano, Lorenzo, Maria Sole, Tonino, Helga, Anna, Silvia (da Trento), Laura e Lorenzo, Martina, Franca (ex Carla), Katrin, Tomas e Annika, Francesca con uno (Teo mi ha detto il nome ma me lo sono dimenticato). Io mi ricordo di un ragazzo con i capelli neri e una maglietta rossa, mi sembra che fosse in compagnia di una ragazza, riuscite ad identificarli?

Assemblea ordinaria notte Rossa : verbale

Marina Romea, giardino di casa Barboni

ore 23,00 c.a.

la seduta è aperta.

Presenti (in ordine di disposizione attorno al tavolo): Mambo, Giovanni, Orfeo, Beppe, Giulio, Patti, Enrico, Francesco, Sanja, Candida, Teo.

Mister O. arriva dopo qualche minuto: si era addormentato in macchina.

Assenti non giustificati: PB.

Presidente: Enrico

Segretaria: Patti

Come stabilito da precedente ordinanza delle 22,00 ogni intervento dei partecipanti verrà preso in considerazione solo se esplicitato in inglese.

Quindi

President: Henry

Secretary: Patty

Question one: the food

ENRICO

meat or not meat?

GIULIO, TEO, ORFEO

meat

MISTER O.

…

ENRICO

Only meat red?

TEO, GIULIO, ORFEO, GIOVANNI

Ok

MISTER O.

…

Si decide quindi che si porterà per la cena esclusivamente carne rossa, anche se il silenzio di Mister O. lascia perplessa l’assemblea.

Tutti d’accordo sul portare alcool in quantità esagerate: discretamente qualcuno fa notare che se c’è alcool si potrebbe anche soprassedere sul cibo. Mister O. continua nel suo silenzio, il che fa presupporre che Mister O. non abbia voglia di organizzare. Forse irritato dalla poca attenzione di Mister O., Mambo abbandona la seduta.

Si passa pertanto all’organizzazione dei workshop previsti per il pomeriggio e l’assemblea, unanime, opta per la gara di aquiloni. Il Mazzotti rimane evidentemente perplesso e pensa a che cosa sia un aquilone.  Quando ladies Candida e Sanja abbandonano la seduta per rendere omaggio all’ellenica poetessa, si decide di proseguire la seduta in dialetto romagnolo. Orfeo ammette l’improrogabilità di alcune decisioni logistiche “uiè da fè par purtè tot cla roba”, nel silenzioso sconcerto di Francesco che non vuole ammettere di non comprendere, in quanto veneto.

Il vivo della questione viene affrontato dal Mazzotti che coraggiosamente porta all’attenzione degli intervenuti la vera questione “accettiamo tutta la figa, o solo quella rossa?”

Mister O. ha un evidente sussulto: difronte alla sua reazione viene messo a verbale che è necessario che la figa ci sia, tutta.

La seduta è interrotta per un fresco desinare e per assistere all’esibizione del megascatarro di un adolescente che sta rientrando a casa dopo l’orario stabilito.

I lavori vengono ripresi proponendo di invitare le persone che prenderanno parte al party, a portare seco un oggetto rosso, da lasciare dentro ad un cesto rosso, in modo tale da racimolare abbastanza cose per poter organizzare, a fine stagione, la pesca rossa del pesce rosso. Dopo varie discussioni sempre più attinenti l’organizzazione dell’evento si prende tristemente atto del fatto che alla festa non prenderanno parte nè Tini Cansino, nè Marianna di Sandokan. Visibilmente scossi, i partecipanti abbandonano.

La seduta è tolta alle ore 24,05 c.a.

28 giugno 2009: GP Tenda Rossa

Superato, a suon di cocomero e melone, un durissimo sciopero, che aveva fatto temere l’annullamento della gara, gli operai si sono messi all’opera per realizzare la pista Tenda Rossa.
Grazie al ritrovamento fortuito nelle vicinanze di un’abbondante fonte d’acqua, si sono potuti realizzare i due ponti, come previsti da progetto. Il secondo dei quali, l’insidioso ponte tibetano, è stato poi determinante per il risultato finale.

Dopo due durissimi giri, questo è stato il podio:
1° Candi
2° Beppe
3° Giulio
Arrivati in ritardo, squalificati o ritirati in ordine sparso:
Teo, Cinzia, Giovanni, Patti, Sanja, Dome, Orfeo.

Da segnalare che durante la gara, un fastidioso malessere diffuso tra i manutentori della pista ha messo a repentaglio lo svolgimento della competizione.

Tra gli spettatori ricordiamo anche la Greta e Francesco.

Nelle gare di contorno ancora una volta è stata rispettata la regola che vede il miglior giocatore di bocce, quello che le prende in mano per la prima volta.
E così la Lisa, inutilmente aiutata dal Bassi, ha potuto vincere facilmente contro Luca e Enrico, sostituito poi quest’ultimo con la Claudia la vittoria è andata giustamente ai Guerra.

mi sento buono

e non ho intenzione di farvi del male.
a malapena vi intravedo, perchè siete in fondo alla mia c-a-t-e-n-a aliMentare
non vI Spezzero le rotule all’altezza adeguaTa.
non vi scatarrerò addosso comE un bRufoloso adOlescente.
non cospargerò il vostro corPo de zorfo
non dIsseccherò la vostrA pella cor muriatico,
noN discioglierò i vostri Genitali cor muritico,
non sbiachErò le vostre pupilla cor muriatico, mettenDo stranI unGuenti tra cuI er muraticO.
non caverò il vostro cervello dalle narici tramite uncinetto

me ne starò lì seduto, immobile e vIvo scatto fulmineo, insieme al custode arvAro.

Mister O

Chi è Mister O, da dove viene? Cosa vuole? Perchè non parla? La sua leggerezza è reale oppure apparente? La luce lo attraversa ma lui non se ne cura, come nulla lo distoglie dal suo sguardo all’orizzonte. Cosa vuole da noi? Molti lo hanno voluto toccare, alcuni si sono chiesti di cosa è fatto, altri lo hanno guardato inorriditi. Una bambina lo ha sbeffeggiato. Ma lui è rimasto impassibile.

Parla mister O, dì, favella per Dio
Chi osa propagarsi come immagine umana
di fronte al nulla verdastro del mare amico?
Sei tu, doppio di plastica, forma vuota
fragile, astemia ed equivoca figura?
Donde vieni, dove vuoi approdare?
Favella per Dio, o quant’è vero ch’io esi(s)to
puntiruoli arroventati ti scaglierò contro
e maledizioni e bestemmie, ed onde di frustate,
favella Mister O e spiega chi tu sia!
Oppure sparisci, sciogliti, marcisci,
e non tornare a tormentare noi forme
piene di senso pratico e dolore
affanno e gioia
amore ed odio.
Non andare mister O, rimani, va là
stavo scherzando.

14 giugno 2009: l’anno del figurativo

Ore 13 l’attesa apertura del padiglione Tenda Rossa per vedere le opere e all’opera i più importanti artisti contemporanei.
L’organizzazione impeccabile prevedeva un ampio buffet per gli ospiti: insalata di riso, wurstel e verza, prosciutto e melone, frutta fresca, crostata, patatine e Puff al formaggio, il tutto innaffiato da acqua e birra gelata.

E’ l’anno del figurativo: pure quattro rotoli di scotch se svolti e guardati contro luce ricordano la figura umana, o ricordano un gesto di una figura umana, o almeno un giochetto erotico fatto per ricordare l’umano David.

E dietro Mister O. un susseguirsi di tableaux vivants.
Da ricordare alcune rivisitazioni di grandi opere figurative del passato.

Il dinamismo futurista interpretato dal Guerra:

L’Urlo espressionista della Patty:

L’Ermes del Giambologna offerto da Madame Kitty:

L’asta per Mister O. è andata deserta, pur essendo la formula vantaggiosa per i collezionisti presenti: prezzo base a 10.000 euro con ribassi a scendere. Non è pervenuta alcuna offerta. L’installazione sarà quindi riproposta.

Sul libro dei presenti sono rimaste le seguenti firme: Luca, Claudia, Orfeo, Enrico, Silvia, Giulio, Candida, Teo, Patrizia e Bassi.

Padiglione Tenda Rossa

La sagoma antropomorfa come concetto di presenza. L’epidermide, superficie di confine tra consapevolezza e scoperta. Mister O., ovvero l’ospite “atteso” di domenica 14 giugno (poiché gli unici ospiti inattesi erano i coniugi Guerra), è rimasto a fissare il Mare per l’intero pomeriggio. Una voglia atavica, che a quanto pare ha contagiato altri milioni d’Italiani che sono andati a fargli visita. Un desiderio che non si placa. Un luogo di pellegrinaggio irresistibile. Al mare ci si spoglia, ci si stende, si dorme, ci si riposa, ci si abbandona alla sensazione dei piedi che sprofondano nella sabbia, all’incessante fragore delle onde e alla perpetua carezza della brezza che spira fresca dalla linea d’orizzonte. Mister O. bianco come la luna, non si è scomposto. Chi l’ha visto, ha pensato: “e quello chi è?”. Era uno di noi, di voi che al mare ci vanno per farsi vuoti, per abbandonare lo sguardo oltre il visibile. Uno di quei milioni che la domenica in estate vogliono abbandonarsi al sole e starsene per quanto possibile in silenzio. Vuoti a mirar il nulla.

Dov’è finito Mister O.? E’ a casa di Enrico ad aspettare la prossima domenica di sole, la prossima domenica di spiaggia, la prossima domenica di mare.

L’ospite inatteso

Domenica 14 giugno apertura alla solita ora.