Colors

Posted: June 24th, 2009 | Author: | Filed under: Riflessioni | Tags: , | 3 Comments »

Il mio strumento è rosso
Il mio sangue è rosso
Il mio vino è rosso
Il mio sesso è rosso
Il mio sguardo è rosso
Il mio amore è rosso
Il mio vocabolario è rosso
Il mio conto è rosso
Il maschile è rosso
La mia casa è rossa
La mia anima è rossa
La mia carne è rossa
La mia bottiglia è rossa
La mia vita… tende al rosso
Il femminile è rosso.

Chi non crede al rosso?


AAA Cercasi felicità

Posted: June 20th, 2009 | Author: | Filed under: Annunci | Tags: , | 1 Comment »
Cercansi felicità ad ogni costo, costi quel che costi!!!
Chiunque ne fosse in possesso in quantità eccessiva e, stufo 
di tanta responsabilità, intendesse disfarsene a prezzo modico
è pregato di mettersi in contatto col sottoscritto.
Disponibilità di trasporto illimitata. Mi occupo io del carico
e del passaggio di proprietà.
Possiedo un feliciometro in grado di riconoscere immediatamente 
riproduzioni artificiali.
Attendo fiducioso.

Mister O

Posted: June 18th, 2009 | Author: | Filed under: Riflessioni | Tags: | 2 Comments »

Chi è Mister O, da dove viene? Cosa vuole? Perchè non parla? La sua leggerezza è reale oppure apparente? La luce lo attraversa ma lui non se ne cura, come nulla lo distoglie dal suo sguardo all’orizzonte. Cosa vuole da noi? Molti lo hanno voluto toccare, alcuni si sono chiesti di cosa è fatto, altri lo hanno guardato inorriditi. Una bambina lo ha sbeffeggiato. Ma lui è rimasto impassibile.

Parla mister O, dì, favella per Dio
Chi osa propagarsi come immagine umana
di fronte al nulla verdastro del mare amico?
Sei tu, doppio di plastica, forma vuota
fragile, astemia ed equivoca figura?
Donde vieni, dove vuoi approdare?
Favella per Dio, o quant’è vero ch’io esi(s)to
puntiruoli arroventati ti scaglierò contro
e maledizioni e bestemmie, ed onde di frustate,
favella Mister O e spiega chi tu sia!
Oppure sparisci, sciogliti, marcisci,
e non tornare a tormentare noi forme
piene di senso pratico e dolore
affanno e gioia
amore ed odio.
Non andare mister O, rimani, va là
stavo scherzando.


Contributo Scemantico

Posted: June 6th, 2009 | Author: | Filed under: Riflessioni | Tags: | No Comments »

La Tenda Rossa è fondamentalmente sopravvivenza; quieta e rilassata sopravvivenza. Chiunque venga alla tenda può trovare ciò che vuole, purché se lo porti da casa. Ma se a qualcuno non pare il caso di portare qualcosa allora è libero di farlo. Uno, paradossalmente, potrebbe venire e, se ci riesce, starsene in silenzio, appoggiato ad uno dei due pali della tenda, senza nemmeno dire come si chiama.

Certo, nei luoghi di sopravvivenza si socializza, ma come se fosse l’ultima volta. Perchè poi tutto potrebbe finire. Così è anche qui. Tutto è precario, adatto all’attimo, al presente. Tutto viene smontato alla fine della giornata e chissà. Forse non verrà mai più rimontato. La volontà che innalza i due pali della tenda è quella della sopravvivenza. Qualcuno, anche solo uno, deve decidere di innalzare quel tetto simbolico, ogni volta, ogni attimo. Altrimenti non succederà nulla.

La Tenda Rossa è costruzione dinamica, strutturata sulla sabbia, cioè su di un materiale ontologicamente informe, pronto sempre a cambiare, a muoversi, a mulinare. Chi arriva e chi se ne va. Chi gioca a bocce e chi no, chi parla e chi no, in maniera intercambiabile. Chi dice cose interessanti e chi stupide, ma possono essere la stessa persona.

La Tenda Rossa è al confino, lontano, raggiungibile facilmente solo se si vuole evitare qualcosa.